venerdì, dicembre 08, 2006

Italia terra d'ingiustizie, Italia terra di speranza nel Popolo

L'Italia è una terra d'ingiustizie, il mondo lo è altrettanto.
Sapete perchè certa gente diventa isterica, o impazzisce?PERCHE' NON PUO' PARLARE.
Non ha il diritto di dire quel che vuole al pubblico, di esprimersi.Quindi ecco che Internet diventa una sorta di pulpito, dal quale, attraverso Blog e Forum, ognuno può dire (quasi) liberamente cio che pensa, ma il pulpito non dev'essere solo Internet.
Una libertà che rischia di venir violata, visto che, a quanto pare, si vuole tappare la bocca al popolo, tramite la chiusura dei Blog ai semplici cittadini come me, che si vedono togliere la libertà di pensiero!
Che comunismo è se possono parlare solo i potenti, chi ci governa?
Che libertà c'è se può parlare solo Berlusconi?
Che chiesa c'è in Italia, dove ogni persona deve per suo diritto esprimere la propria opinione, visto che chiesa è un termine di derivazione greca che indica "adunanza di persone, insieme di persone" dove ognuno dovrebbe esprimersi liberamente, invece parlano solo papi e preti?
Dov'è finita quella canzone famosa che dice:

"LA LIBERTA NON E' STAR SOPRA UN ALBERO;
NON E' NEANCHE IL VOLO DI UN MOSCONE;
LA LIBERTA' NON E' UNO STATO LIBERO;
LIBERTA' E' PARTECIPAZIONE"?

La libertà in questo Stato ecclesiale, comunista e fascista è limitata esclusivamente ai giorni delle elezioni politiche.La libertà non esiste neanche a scuola, dove dovresti essere aiutato ad andare avanti, e dove non esistono tantissimi indirizzi di studio.
E una persona è logico che si stanca.
Perchè non si cambia il metodo di apprendimento?
Che ne so, storia, può essere spiegata con un coinvolgimento maggiore degli studenti, o altre materie.
Il sistema didattico italiano è sbagliato, quindi da rifare da capo.
Tutto è da rifare da capo, siamo in una società-spazzatura, che non vale più a nulla.
Si laurea troppa gente al giorno d'oggi, ma non si vanno a cercare i potenziali creatori di idee, i pensatori.
Un pensatore può finire quindi a fare lo spazzino e un imbecille si può trovare al governo, Berlusconi docet.
C'è da fare uno Stato che ascolti la gente, non tramite la scuola, ma associandovi una fila di psichiatri, che capiscano cosa possono diventare le persone, le loro potenzialità, dargli dei consigli e consigliare anche chi sta più in alto.
Penso che ognuno sia utile a seconda della testa, del fisico e della voglia, ma anche delle idee che ha in testa.
Ognuno al suo posto.
Ognuno deve stare dove deve stare, e non mettere degli scienziati a spazzare le foglie.
Cambiare l'Italia si può.

domenica, dicembre 03, 2006

Oltre i limiti della follia...

Dal mio canto trovo, nella creazione di buchi neri in laboratorio, una potenziale conquista scientifica.

A causa delle emissioni di energia proprie di oggetti “celesti” simili, si potrebbe alimentare il mondo.

Però mai, e ripeto, mai la scienza e la tecnologia ha affrontato una simile avventura verso progressi, ma anche verso potenziali rischi.

Rischi perché il buco nero tende sì, ad evaporare, ma in tempi lunghi, e inoltre possiede una forza di gravità infinitamente grande, inversamente proporzionale alle sue dimensioni.

Quindi un buco creato in laboratorio è un rischio da non sottovalutare, perché la materia, prosegue il collasso “oltre lo stato di neutroni” (le stelle fanno così) e mentre collassa può generare l’esplosione a supernova.

Quindi, oltre al buco nero, può entrarci anche l’esplosione che si porta dietro la baracca “CERN”.

In questi test quindi invito la scienza e la tecnologia alla cautela, perché ho diritto alla vita.

Si sono verificate numerose catastrofi legate alla superficialità di valutare i rischi, come il Vajont nel 1963 o l’incidente di Černobyl nel 1986, nonostante pressanti appelli di avviso o preoccupazioni da parte dei cittadini.

Non voglio provocare nessun pregiudizio nei confronti della scienza o dell’astrofisica, basta che sia garantita al 100% la sicurezza ai non addetti ai lavori.

Perché altrimenti si va a finire sulla scienza matta.

Rammento che un buco nero non è uno scherzo, ma un materiale di estrema pericolosità, che se fugge al controllo può rivelarsi una mina vagante.

Ma anche se ho scritto che non voglio fare pregiudizi, è bene che si ricordi cosa successe con la torre di Babele, non per fatto religioso (non mi considero credente) ma per fatto di saggezza: l’uomo voleva avvicinarsi troppo a “Dio” e fu punito.

Temo che qui il discorso sia simile: vogliamo sapere per forza la “verità” sull’origine di tutto l’Universo; la verità non è mai stata pronunciata ne scritta o vista, e quando l’uomo è sul punto di scoprirla, ecco che viene respinto.

Nulla è più falso e pericoloso delle religioni umane, e nulla è più vero e pericoloso della scienza.

Ma puo esser vero che l’uomo sia stato visitato in tempi remoti dagli alieni, che gli hanno raccontato che “il loro pianeta è stato distrutto da un buco nero perché volevano sapere la verità”.

Il problema è che siamo sei, quasi sette miliardi di persone, senza scialuppe di salvataggio, su un pianeta rarissimo in questa galassia.

In caso di emergenza come si fugge?

Cambiando nuovamente argomento, penso che una certa branca dell’astrofisica sia diventata un tantino testarda, incaponendosi solo su teorie decrepite.

Come mai si pensa che i buchi neri siano gallerie che possono portare anche indietro nel tempo?

A chimica abbiamo studiato tutti (o quasi) che certi tipi di materia non possono subire una reversibilità di stato, come il legno, che, bruciato, non tornerà mai allo stato originale, ma rimarrà cenere.

Perché parlo di questo? Perché questa sarebbe la conferma che il tempo può andare solo avanti e mai indietro, quindi la teoria dei buchi neri intesi come tunnel tra “universi paralleli” penso che sia la classica montatura fantascientifica senza alcun fondamento.

Il buco nero, come ho già spiegato e pensato, non è altro che un corpo contrattosi fino a un punto di “non ritorno”, possedente una forza di gravità impressionante, nonostante le sue ridotte dimensioni.

Insomma il buco nero non ha una massa infinita, ma finita, semplicemente è concentrata in un punto veramente ristretto, possedente la stessa gravità del corpo a dimensioni “espanse”.

Mi spiego meglio:

Se al centro del sistema solare, invece che il Sole, si trovasse un buco nero della sua identica massa, anche se grande un chilometro, terrebbe in perfetto equilibrio il sistema solare, solo è che mancherebbe la luce, ma non l’energia, che risulterebbe pari a quella emessa dal Sole.

La mostruosità di questi corpi, però, sta nel fatto che tendono a formarsi in zone con forte presenza di materia, vedi il centro delle galassie, ma riescono a mantenere gli equilibri.

Se la Via Lattea non avesse un buco nero al suo centro, la nostra galassia risulterebbe un ammasso incomprensibile di stelle e pianeti.

E più ci si avvicina al centro, più le stelle si fanno vecchie, quindi c’è una probabilità maggiore che si formino buchi neri per cause varie, e per sovraffollamento di materia e per collassi di stelle.

Essendo la zona affollata capita quindi che, ogni tanto, una stella incappi in uno di questi oggetti, e si metta ad orbitare intorno ad esso a distanze particolarmente ravvicinate, quindi si verifica un rapido scambio di materia in direzione del buco nero in caso che la stella abbia minore o egual massa rispetto a quella del buco, altrimenti, se la stella ha massa maggiore, la quantità ad essa strappata sarà minore, a seconda della rapidità del transito.

Eventi simili si verificano a doppio senso in certe stelle binarie che di tanto in tanto si trasformano in “novae”, a causa della poca distanza che le separa.

La stella superando il limite di Roche, a causa delle forze di marea causate dal buco nero, subisce lo sfaldamento di un dato tratto della sua superficie che precipita sul buco, ma può anche darsi che venga catturata in orbita ristretta intorno all’oggetto, finendovi i suoi giorni, ma se a debita distanza puo coprire orbite regolari senza danni, a patto che non si verifichino aumenti di massa da parte del buco nero, che potrebbero portare ad instabilità orbitale.

E’ la stessa cosa che fa la nostra Luna con il mare, in maniera molto più accentuata.

Se quindi avessimo un buco nero in orbita con la stessa massa della Luna succederebbe che la gravità sarebbe fortissima in prossimità del buco, ma gli effetti sulla Terra non varierebbero, anche se verrebbero a mancare notti romantiche

Spero comunque che il succo del messaggio entri nella testa di tutti, perché è bene che le cose potenzialmente pericolose e i rischi ad esse allegate, non vengano presi alla leggera.

Non mi va di pagare con la mia vita per il semplice gusto di dire “abbiamo la verità”: l’universo è infinito, o peggio, non abbiamo la verità.

In fondo alla notizia che ho preso approssimativamente in esame, comunque, leggo “Vedere un buco nero evaporare, come da lui predetto, sarebbe il coronamentodi tutta la sua vita da scienziato. Speriamo che abbia ragione”…

Bello, che fine incoraggiante.

E’ come dire “Vedere salvare una persona sull’orlo del precipizio sarebbe una cosa bellissima. Speriamo che sia così”.

E tutto è in incerto.

Bello il segnale di fiducia.

Speriamo bene!

venerdì, dicembre 01, 2006

Troppe chiese, pochi pulpiti...

L'Italia è un paese democratico.
Un paese nel quale possono dire la loro politici, preti e professori e il popolo ha capacità limitata, se non in occasione delle elezioni.
Eppure, a Londra, in una zona della città ho sentito dire di un pulpito "pubblico", dove, a seconda dell'indice di gradimento, una persona può essere applaudita o presa a pomodorate.
Sicuramente la mia è una concezione di "predicare" al/i prossimo/i in una maniera completamente differente, ma nessuno ha mai preso in considerazione la possibilità di costruire pulpiti all'aria aperta?
L'Italia è ricca anche di edifici e chiese sconsacrate, dei quali non si sa praticamente nulla cosa farne o quasi.
Ma se (oltre a centri di utilità per i senzatetto) gli edifici venissero destinati anche allo "spazio aperto" o "pulpito pubblico" (a rischio e pericolo del predicatore o della predicatrice) non sono di pomodori ma anche di derisioni.
Molte persone vengono considerate "matte", se vengono colte a parlare come dei "frati medievali" erranti che vanno a dire la "parola di Dio" nei villaggi dell'epoca, in una città moderna, quindi in un contesto troppo consumistico o lassivo e attento ai costumi.
Ricordo che la TV e la religione cattolica sono tra i peggiori mali di questa civiltà, e non ci andrei per le leggere anche per i quotidiani, che nonostante i cittadini vogliono dire la loro, se ne strafregano di chi fa denunce fondate o meno.
Noto tra l'altro che la chiesa cattolica ha provocato, per vie dirette e indirette, delle interminabili telenovelas, nelle quali non sarebbe sbagliato inserire l'islam.
E quindi ecco che Internet diventa lo specchio della società, anche a scapito del portafogli, unica via di fuga dall'oppressione antidemocratica tipica italiana, che va avanti dai tempi di Roma antica.
L'unica società più avanti addirittura della nostra, in termini democratici, fu la Grecia antica.
Esatto, proprio la Grecia dei grandi filosofi.
Una concezione di pensiero che la modernità ha fatto perdere e difficilmente farà trovare alle future generazioni.
Allora chi parlava per strada veniva considerato saggio, ora chi parla viene considerato matto.
Forse per moda?
Forse perché si da retta solo a chi sta sopra rispetto a noi nella scala gerarchica della società?
Per questi due motivi siamo diventati una grande massa di pecore, utili solo per far della lana o del latte di dubbia qualità.
Sembriamo tutti fatti con lo stampino.

L'italiano medio è:
cattolico
che segue la moda
divorziato o in cerca di un/a partner
centrista
appassionata di telenovele (lei) di motori o calcio (lui)
ottimista di dubbia fonte che sorride a cretino/a

Poi si sente dire dell'uomo o della donna ideale, del vestito dell'anno, di telenovelas, isole degli imbecilli, mentre il primo piano passa nelle notizie dozzinali e per di più è poco approfondito.
I giornali.
Quando c'è una notizia grossa la caricano eccessivamente, con prediche, messe e omelie su tizio caio o sempronio, rendendo la lettura disagevole, poco sommaria e lenta…
E purtroppo salta fuori nuovamente la TV che “è più semplice” (e più subdola).
Per ora il miglior pulpito, sperando che un domani non sia smentito è Internet, e spero che, invece di predicare senza farmi vedere, riesca a predicare senza esser scambiato per un folle e senza avviarmi verso carriere politiche o religiose, ma non solo io.
Tutti siamo liberi di esprimere la nostra opinione, e tutti possiamo essere applauditi o presi a pomodorate, anzi dovrebbe esser nostro diritto calpestato da chi si sente più forte di noi POPOLO ITALIANO CON VOGLIA DI PARLARE AI NOSTRI SIMILI.
Internet è arrivata prima grazie ai forum, la piazza deve raggiungere internet.