martedì, gennaio 30, 2007

Quando il popolo è marcio

E' un paese in cui tutti sembrano delle fotocopie. Identici, ottusi, senza un minimo di sincerità, dove le emozioni sono delle vere e proprie cavolate, dove si ride su cose senza senso, come lo è questa società. E' un paese dove le menti si potrebbero tranquillamente friggere, perchè, se non sei alla moda, sei "out". Ma io preferisco essere "out", che andare d'accordo con una banda di cloni, dove la TV regna sovrana. In questo paese, infatti, i poteri sono tre, quasi a formare una trinità fatta di ipocrisia e pregiudizi, formata da Politica, Chiesa e Televisione, e tutt'e tre vengono considerate infallibili (o quasi). Si aggiungono anche certi liquami sportivi come il calcio corrotto, la moda opprimente e l'ozio. Lavorare, gli italiani, lavorano eccome, ma alla fine, quante persone hanno l'umiltà di recarsi con mezzi umili come la bicicletta o le proprie gambe? Pochi. Bisogna andarci con la macchina, altrimenti non ti distingui, dopodichè vai al bar e la mostri a tutti, scatenando ondate di gelosia nei tuoi confronti. E al mondo dei motori legano il sesso, come se fosse diventata una cosa da guadagnarsi con i quattrini e il lusso, mentre se sei "out", non ti considera nessuno, anche se ogni tanto qualche ragazza intelligente si trova, e al giorno d'oggi è "merce rara". Ho fatto osservazioni dal punto di vista della mia sessualità, ovvero quella maschile, certo non da tutti condivisibili. Spero solo di esser stato chiaro.

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