lunedì, aprile 14, 2008

Tra rabbia, delusione e disperazione

Oggi, in sezione al PD, ero in uno stato tra la delusione, la rabbia e la disperazione di riavere 5 anni di governo Berlusconi.
Ah, è indice che:
1. chi è stato sindaco a Roma non si candidi più, c'è la maledizione;
2. c'è un'aria cattiva, pesante. Gente che nemmeno dovrebbe avere la faccia di presentarsi in politica: Berlusconi è affiliato alla P2, lo ha fatto vedere venerdì l'onorevole Di Pietro, ma pochi o nessuno hanno recepito il messaggio.
Cosa significa? E' indice che si elevano a status di divinità persone che dovrebbero essere in galera, dei delinquenti che per il loro status politico trovano la legge-scappatoia per evitare le condanne.
Male anche l'avanzamento della Lega Nord, chiaro indice di xenofobia, primo ed è malissimo, ma anche un certo pietismo per chi ruba.
Non è detto che tutti gli extracomunitari che vengono in Italia siano pericolosi, anche tra loro c'è brava, anzi bravissima gente, ma ci sono anche gli italiani che non subiscono condanne decenti.
E il capo del "nuovo" governo sarà un degenerato e anticristo, affiliato alla mafia e logge massoniche.
La televisione sembra addirittura celebrarlo come un santo o un eroe.
Malissimo, indice che la TV è di parte, comprata e sudicia.
Tornando ai neonazisti, troppi giovani si comportano veramente male, e non sanno la VERA Storia d'Italia, da chi furono perseguitati gli Ebrei, per esempio, oppure i tedeschi che hanno massacrato centinaia di innocenti sulle nostre montagne.
La guerra partigiana, e il sangue versato per liberare l'Italia.
I nostri valori, dove sono andati a finire?Dov'è andato a finire il pensare per il bene comune dell'Italia?
Dov'è finita quella voglia di giustizia e pulizia istituzionale???
Dov'è finita la voglia di partecipazione della gente? Quanti astenuti si sono contati in queste elezioni. Le elezioni dovrebbero essere il culmine della democrazia in un paese CIVILE, invece come al solito, ringraziando Grillo e tutta la TV che inculca nella mente dei cittadini deficienti un disinteressamento dalla politica, c'è stato un calo.
I cittadini pensano di più al calcio, alla chiesa, al sesso, alle telenovele che la cronaca quotidiana ci impone.
Seguendo come pecore il gregge che va verso il burrone, con la luce localizzata e il buio davanti.
Non ho più voglia dell'Italia dei furbi, dei cittadini che non hanno capito una lezione dura e amara durata cinque anni, con un'economia sull'orlo della crisi per una mancanza di controllo sui prezzi da parte del governo.
Cambiamo rotta, cambiamo l'Italia.

Il nuovo inno d'Italia: Requiem in Re Minore di Mozart

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