No, non ci troviamo in un vecchio film di Gillo Pontecorvo, stile Giovanna in cui le lavoratrici si ribellano alla chiusura decisa dai “padroni”. Siamo a Milano, nel 2008, in una delle aziende più note e diffuse del capoluogo lombardo, la catena di supermercati Esselunga. Qui, secondo quello che racconta La Repubblica, una cassiera non è stata autorizzata ad andare in bagno perché non era ancora arrivato il suo turno di pausa. Dopo richieste insistenti il permesso non viene accordato, funché la donna - che lavora in viale Papiniano da 5 anni - non ce la fa più ed è costretta a farsela addosso.
I rappresentanti dei lavoratori annunciano denunce, mentre la direzione della società, per il momento, evita di intervenire sostenendo che non è stata informata né dai sindacati né dal punto vendita. Se fosse confermato il fatto, però, saremmo davanti a un episodio gravissimo, l’ennesimo passo indietro nella difesa dei diritti dei lavoratori. Anche i più basilari.
Mi è giunta voce che all'Esselunga si lavora anche la notte, mica fino all'1.00, ma anche oltre, in orari del tipo le 4.00.
Inoltre per le festività stanno aperti a giornate, festività del tipo 25 aprile, 1 maggio.
IL PRIMO MAGGIO E' CALPESTATO DALL'ESSELUNGA...
Inoltre i turni sono massacranti, anche per chi è assunto a tempo determinato...
Ma che aspettano a fare uno sciopero???
Ah, dimenticavo, sono tutti costretti a lavorare: guai a chi sciopera, anche se a volte qualche manifestazione di massa c'è già stata...
Inoltre per le festività stanno aperti a giornate, festività del tipo 25 aprile, 1 maggio.
IL PRIMO MAGGIO E' CALPESTATO DALL'ESSELUNGA...
Inoltre i turni sono massacranti, anche per chi è assunto a tempo determinato...
Ma che aspettano a fare uno sciopero???
Ah, dimenticavo, sono tutti costretti a lavorare: guai a chi sciopera, anche se a volte qualche manifestazione di massa c'è già stata...
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