sabato, giugno 24, 2006

Un po'in ritardo... 19/06/1996 - 19/06/2006

10 anni fa la Versilia venne interessata da una delle più gravi alluvioni degli ultimi 50 anni. 478 mm di pioggia caddero in 12 ore, pensando che in Piemonte nel '94 cadde circa la stessa quantità d'acqua in 48 ore. Un record meteorologico che costò la vita a 16 persone, tra cui due bambini.
Tutte le vittime perirono nelle frazioni di Cardoso e Fornovolasco, comuni di Stazzema e Gallicano rispettivamente (Provincia di Lucca).
Cardoso fu il simbolo dell'inondazione, praticamente distrutta da una serie di frane che accumularono tantissimo materiale, dai 4 ai 10 metri di detriti.
Devastazione in tutta la valle del Vezza, travolte Pontestazzemese (capoluogo del comune di Stazzema), dall'onda del Vezza e del canale delle Mulina, quindi Ruosina e Seravezza.
La devastazione riprende dalla Rotta, in località San Bartolomeo, dove il fiume Versilia rompe l'argine sinistro e inonda la campagna pietrasantina. Coinvolte le frazioni di Crociale, Pontestrada, Africa, Macelli, Marina di Pietrasanta, e parzialmente anche Forte dei Marmi.
Viabilità stradale e ferroviaria in tilt, code interminabili di auto, autostrada bloccata, viavai di mezzi di soccorso, case inondate.
Successe l'inimmaginabile quel giorno, la Versilia, terra di mare, sole e turismo trasformata in pochissimo tempo in un mare di fango.
Allora io avevo 10 anni. Furono coinvolti dei miei parenti, fortunatamente sopravvissero. I miei nonni paterni, degli zii e cugini ebbero la casa inondata, ed alcuni di loro rimasero senzatetto.
Quei giorni sono rimasti indimenticabili per la drammaticità e i disagi più o meno gravi che coinvolsero tutti, alla solidarietà, alle cronache dei TG (mai la Versilia è stata così in primo piano), all'acqua inquinata, la visita dell'allora Presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro e del ministro dell'interno e ora Presidente Giorgio Napolitano, all'addio alle vittime...

Giorni drammatici, dolorosi e che ogni tanto si ricordano quando si discorre, quando si va a rovistare nei mobili ancora impregnati dal fango.

Spero solo una cosa.

Che la Versilia torni in primo piano per eventi più lieti, ma è bene non dimenticare che questa terra è instabile e spero anche che ci si voglia bene tutti perchè il peggio è dietro l'angolo.

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